Carissimi fratelli e sorelle in Cristo Gesù e Carissimi amici e amiche
la pace del Signore sia con tutti voi

Scrivo queste righe per cercare di rispondere a quanti si chiedono cosa è la "CIPS".

Mi chiamo Gennaro Massotti sono nato a Napoli nel 1948, vivo ad Arezzo dal 1980, sono sposato con Renza, ed abbiamo un figlio che è nato il 24 dicembre 1986 e si chiama Emanuele. Io mi muovo in carrozzina, sono in pensione dal settembre 2000. Prima di conoscere il Signore, partecipavo attivamente alle iniziative di un'associazione nazionale di disabili, autogestita senza scopo di lucro, promotrice di progetti per la vita indipendente e di leggi parlamentari, Italiane ed Europee, per l'inserimento sociale, scolastico e lavorativo delle fasce deboli della popolazione.

Da quando il Signore mi ha scelto come Ministro della C.I.P.S., ho sempre avuto il desiderio che potesse nascere qualcosa di diverso dentro di me. Mi sono sentito giorno per giorno trasformare e pregavo in continuazione perché desideravo cambiare e vedere anche un miglioramento nelle persone che mi circondavano, soprattutto desideravo che migliorassero socialmente e nei rapporti con gli altri e sperimentassero la stessa grande gioia che ho ricevuto nel cuore quando ho affidato la mia vita nelle mani di DIO.

Personalmente mi sono sempre occupato dei problemi sociali e quando vedevo e vivevo le problematiche delle persone (come per es. disabili, anziani, giovani disoccupati o extracomunitari costretti a dipendere, nei loro atti quotidiani, dagli altri oppure impossibilitati a vivere una vita dignitosa a causa di un handicap creato dall’indifferenza e dall’ignoranza degli uomini), ho sempre desiderato profondamente fare qualche cosa per alleviare le loro sofferenze, ma nonostante il mio attivo impegno politico e sociale, per rimuovere anche le cause che stanno alla base di certe realtà d’emarginazione, mi sono trovato sempre deluso e pieno d’amarezza. Tutto ciò perché, di fatto, qualsiasi intervento per risolvere i problemi quotidiani delle persone che vivono situazioni di svantaggio veniva automaticamente collegato ad interessi personali e materiali (ad es. la monetizzazione dei servizi sociali, del lavoro, del tempo libero, della cultura, dello sport. etc.), senza che questi figli di DIO più svantaggiati, economicamente e socialmente, potessero recuperare quei valori di rispetto, di dignità e d’amore che DIO ci dà. Valori questi che noi, accecati dal nostro egoismo, calpestiamo dimenticando che l'Amore donatoci da DIO è il motore essenziale d’ogni nostra azione.

Tutto ciò mi è stato possibile capirlo dopo che il Signore ha usato una sorella (in Cristo), membro della Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale di Giugliano in Campania, per farmi conoscere la verità e il suo grande Amore: a poco a poco al mio travaglio si è sostituita una visione completamente diversa nei confronti della mia vita e di quella degli altri, iniziando anche a comprendere il significato profondo della sacra scrittura, come, per esempio, quanto contenuto nel Vangelo di Matteo, cap. 5:3-16.

Così, consapevole di quanto il Signore stava facendo per me e della responsabilità che io avevo di fronte a lui per i miei fratelli, aumentava e aumenta ogni giorno di più lo spirito di preghiera e il desiderio di pregare per gli altri (in particolare per coloro che soffrono), anche insieme ai fratelli distanti molti chilometri come quelli che mi hanno portato la Parola. Questi ultimi, oltre ad avermi presentato il Signore, mi hanno sostenuto nei momenti di travaglio spirituale mantenendo la comunione di preghiera ed un continuo ammaestramento reciproco.

In questo clima iniziano le prime intercessioni: inizialmente abbiamo pregato per la conversione dei membri più intimi della famiglia, (ed abbiamo visto i frutti e la grandezza del Signore), poi per i parenti e amici (anche qui il Signore ha operato), constatando già la gloria di DIO. Successivamente il Signore ha fatto sì che questa preghiera si allargasse sempre di più mostrando i suoi frutti che cominciavano a manifestarsi numerosi.

Questa nostra visione fu condivisa e sostenuta da diverse Comunità Cristiane Evangeliche sparse per il mondo, perché rientrava nella loro visione generale. Ci preme precisare che la visione rimane PERSONALE ed ADENOMINAZIONALE e che vuole coinvolgere tutti gli evangelici, anche se l'incoraggiamento dei pastori d’altre comunità ci sarebbe di grande aiuto!

Attualmente tale importante incoraggiamento ci perviene anche da alcune Comunità come per es. quelle di: Napoli, Torino, Milano, Bergamo, Verona, Toscana, Puglia, Catania, Francia, Francoforte (D), Clare-Subdory (GB) Chicago (USA), Svizzera, Belluno, Brasile, Roma, Terni, Reggio Calabria. Palermo, Messina, California (USA), Honduras (USA), Colombo (Sri-Lanka).

Man mano che questa preghiera si allargava aumentavano le adesioni dei fratelli desiderosi di pregare insieme e chiedere preghiere.

Così il Signore ci mise nel cuore che occorreva coordinare e ordinare la nostra preghiera d'intercessione: la "C.I.P.S." (Comunione d’intercessioni Preghiere e Supplicazioni - Ef. 6:18). Essendo DIO ordine si è provveduto a formare un elenco di tutte le persone credenti e non desiderosi di ricevere preghiere. Pertanto se qualcuno desidera ricevere preghiere e/o pregare insieme deve comunicare il suo numero telefonico per ricevere due squilli di telefono per sapere che in quel momento stiamo pregando anche per lui.

Ricordo che nei nostri elenchi C.I.P.S. sono presenti anche i nominativi di coloro che sono soltanto dei simpatizzanti nella fede e che sono entusiasti di ricevere assiduamente i due squilli, dal momento che per loro rappresenta anche un valore affettivo: sentirsi amati, certi della presenza di Cristo Gesù.

Alcune sorelle hanno definito lo squillo come un "pronto soccorso spirituale" ed un "guardiano spirituale" che mentre sei distratto ti fa ragionare: "Attenzione, dove porti la tua anima?" Questa intensa comunione con DIO e con i fratelli in Cristo Gesù si rinnova ogni giorno e vorrei che prima o poi tutti possano sperimentare questa gioia e mettere in pratica gli insegnamenti della Sua parola. Penso che i versetti di Matteo 11: 2-30 riassumano con semplicità il motivo per cui la comunione con DIO è come l'aria che si respira: non possiamo farne a meno.

Naturalmente sono ancora tante le preghiere, i digiuni e le opere che dobbiamo fare, ma sono convinto, e anche gli altri aderenti alla C.I.P.S. lo sono, che la Chiesa di Cristo Gesù si può formare solo con la mano di DIO e con l'impegno che ognuno di noi dà, affinché nessuno dei figli di DIO, dal più diseredato al più ricco, possa non essere mai abbandonato a se stesso.

Se il Signore ti ha messo nel cuore di pregare per i tuoi fratelli puoi farlo anche tu come la C.I.P.S.: con la guida dallo Spirito Santo. Se senti questo peso puoi essere il riferimento per la tua comunità, la tua città e per la tua regione: fare due squilli ogni sera è "ricordare che il suono del Signore ci dà la VITA ETERNA" - Salmo 19 -.

Sperando di aver chiarito un po' come è nata, che cosa è la C.I.P.S. e come si deve usare, vi chiedo fraternamente, nell'Amore del Signore, se condividete questa visione, di unirvi a noi nella preghiera e, se lo desiderate, di mettervi in contatto con noi.

Visitate il nostro sito Internet, se vi è possibile.

Fiducioso in una vostra risposta vi saluto nell'Amore del Signore.

Arezzo, Novembre 2011.

"PREGHIAMO, PREGHIAMO, PREGHIAMO!".

Pace, DIO ci benedica.